Di tutti i generi musicali, il rap è quello che meno di tutti sembrerebbe avere a che fare con le tematiche geek, ammantato da un alone darwiniano di selezione naturale per cui ogni nerd in da block sembrerebbe condannato all’estinzione. Aceto (questo lo pseudonimo dell’autore del brano) ci dimostra non solo che i luoghi comuni possono essere distrutti, ma anche che con le giuste capacità tecniche, e la giusta intelligenza, si può gettare un ponte tra due estremi apparentemente incompatibili.
La nostra rubrica musicale continua dunque in maniera solo apparentemente anomala, con un pezzo, Poke Balle, che possiede una vena ironica micidiale e una logica non da poco, che però, per essere apprezzata, richiede una buona conoscenza dell’universo Pokémon descritto nei titoli della Game Freaks.
Se il pezzo è in grado di funzionare tanto bene, lo fa perché il testo è sostenuto da un eccellente comparto tecnico, dal punto di vista metrico, musicale e video, denunciando una enorme quantità di lavoro, concentrata nei quattro minuti e mezzo del filmato. Senza dubbio una delle scoperte più felici in cui si possa incappare, in quel mare di stronzate che è Youtube.