Geek Themes #2 – Poke Balle

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Di tutti i generi musicali, il rap è quello che meno di tutti sembrerebbe avere a che fare con le tematiche geek, ammantato da un alone darwiniano di selezione naturale per cui ogni nerd in da block sembrerebbe condannato all’estinzione. Aceto (questo lo pseudonimo dell’autore del brano) ci dimostra non solo che i luoghi comuni possono essere distrutti, ma anche che con le giuste capacità tecniche, e la giusta intelligenza, si può gettare un ponte tra due estremi apparentemente incompatibili.

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La nostra rubrica musicale continua dunque in maniera solo apparentemente anomala, con un pezzo, Poke Balle, che possiede una vena ironica micidiale e una logica non da poco, che però, per essere apprezzata, richiede una buona conoscenza dell’universo Pokémon descritto nei titoli della Game Freaks.
Se il pezzo è in grado di funzionare tanto bene, lo fa perché il testo è sostenuto da un eccellente comparto tecnico, dal punto di vista metrico, musicale e video, denunciando una enorme quantità di lavoro, concentrata nei quattro minuti e mezzo del filmato. Senza dubbio una delle scoperte più felici in cui si possa incappare, in quel mare di stronzate che è Youtube.

Il ritorno dello Hobbit 14: la vendetta!

In concomitanza con l’uscita al cinema dell’ultimo film della trilogia dello Hobbit, è divampata nuovamente la polemica tra i sostenitori e i detrattori dell’opera di Jackson. Non volendo entrate in questo dibattito noi ci proponiamo di… ok, non diciamo cazzate. La Desolazione di Smaug è stata una lavanda gastrica, e non sembra che la Battaglia delle Cinque Armate possa promettere meglio. Il motivo, lo sappiamo tutti: Peter Jackson ha infarcito la trilogia di filler che neanche gli anime che passano per Italia Uno.
Le nostre spie in Nuova Zelanda, tuttavia, sono riuscite a mettere le mani sulla sceneggiatura di scene che purtroppo Jackson ha deciso di non includere nella versione definitiva del girato, ma che noi vi spoileriamo in totale esclusiva:

Galadriel sottopone  Gandalf a un bagno di acqua di alghe con tanto si musica New Age in sottofondo, durante la loro annuale visita alla SPA di Beorn

Galadriel sottopone Gandalf a un bagno di acqua di alghe con tanto si musica New Age in sottofondo, durante la loro annuale visita alla SPA di Beorn

• L’indignazione che ha spaccato la fanbase del secondo episodio ruotava attorno a una relazione elfo-nano che, obiettivamente, ha trasformato la salma di Tolkien in un mucchio di ossa inquiete. Scopriamo però che questa relazione è stata sorteggiata a caso tra tutte quelle inizialmente considerate da Jackson, e tra le più succose delle quali troviamo sicuramente quella tra un’orchessa e un hobbit, maschio ma tendente all’omosessualità, e il threesome tra Radagast, il suo riccio e un giovane ed avvenente Denethor (one does not simply walk into him).
• Una serie di flashback concatenati dentro a un racconto di Gandalf che narra un episodio tratto dal Silmarillion, con Leonardo di Caprio nella parte di Feanor. Continua a leggere

Geek Themes #1 – Maniac Mansion e Zak McKracken

Un nerd non ha forse orecchie? Un nerd non ha forse mani, organi, misure al pari degli altri esseri umani e – prestando adito alle parole della stessa categoria – superiori agli altri esseri umani?
Se lo feriamo, forse non ne soffrirà? Se lo solletichiamo, forse non ne riderà? O se fallisce una prova sulla tempra, forse non ne morirà?
Ma ritornando all’incipit di questa immeritevole citazione, un nerd non ha forse orecchie?

E in quel caso, che musica ascolta un nerd? Forse è assurdo porci questa domanda come lo sarebbe definire “nerd” dei brani musicali? O piuttosto possiamo identificare dei brani, temi musicali o composizioni che per la loro intrinseca natura, o per il target di riferimento, possiamo ipotizzare graditi a un pubblico prevalentemente nerd/geek?
La risposta alle ultime due domande, per quanto mi concerne è: “sì”. La risposta alla prima è di sicuro più nebulosa, ma è proprio per questo che intendo inaugurare questa rubrica.

Ho trovato particolarmente adeguato l’aprire le danze con due classici opening theme del mercato videoludico degli ultimi anni ’80.
Si tratta, in ordine cronologico, di quelli di Maniac Mansion (1987) e Zak McKracken (1988), ovvero delle prime due avventure grafiche della mai troppo compianta LucasArts ad avvalersi del sistema SCUMM. Per quanto esistano versioni rivedute e corrette dei due brani, realizzate IRL con strumenti analogici, ho preferito presentare, secondo il mio gusto personale, delle versioni che rendano giustizia al sound dell’epoca.
Entrambi i pezzi ci potranno apparire datati, ma ciò non toglie che in un decennio che sembra essersi aperto all’insegna di un’operazione nostalgia mirata alla generazione Y, costituiscono quantomeno una testimonianza di un certo valore. E meno incomprensibile delle velleità artistiche del Vaporwave.

In ordine discendente (sopra) gli opening theme di Maniac Mansion e Zak McKracken. In ordine di lettura occidentale (sotto) le cover art dei due titoli.

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Maniac Mansion (1987)…

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…e Zak McKracken (1988)

LE SCIMMIE DEL NORAD – quando l’intelligenza artificiale fa schifo

Quella delle Scimmie del Norad è una minaccia formidabile radicata nel rapporto tra giocatore e CPU. Piaga generazionale nata negli ultimi decenni del secolo scorso, per poi esplodere nel nuovo millennio.
Chiunque abbia familiarità con il mondo videoludico, in particolare con giochi strategici, picchiaduro, i GDR e in generale con tutti quei titoli che prevedano scontri tra squadre di giocatori, conosce la frustrazione derivata dal rapportarsi a una CPU stupida, ottusa, mal programmata.
Io non sono mai stato un grande fan dell’interazione online con altri giocatori. Ho sempre ritenuto che se qualcuno avesse voluto preferire la compagnia di intelligenze sintetiche a quelle biologiche, avrebbe dovuto essere in grado di goderne senza intoppi. Ma purtroppo, non sempre le cose vanno come si vorrebbe.

Ricordo gloriose partite a Total Annihilation irrimediabilmente rovinate da CPU che nel momento in cui avrebbero dovuto aiutarmi a gestire uno scontro nucleare, se ne stavano a costruire pannelli solari, guardandomi poi esplodere dall’alto della loro spocchia ecologista.
Rammento il suono procurato dall’infrangersi del mio cuore quando, affrontando scontri 2 vs 2 al MUGEN, il mio personaggio deceduto doveva pregare divinità al silicio perché conferissero la saggezza a bot alleati al limite del trattamento sanitario obbligatorio.
Mi sovvengono memorie di Oblivion, spedizioni furtive all’interno di rovine ayleid, rovinate da un party che provvedeva a correre verso il nemico facendo scattare trappole che si attivavano su di me, mentre orde di zombie – e come dargli torto? – ignoravano i bot per avventarsi sul mio cervello. Continua a leggere

Superpoteri che tutti vorremmo avere

Quante volte giocando a un videogioco, guardando un film o discutendo di aria fritta con degli amici alcolisti non ci siamo trovati a pensare: “Ehi, ecco qualcosa che mi piacerebbe poter fare sul serio!” Ve lo dico io, la risposta é “un numero incalcolabile di volte“. Permettetemi dunque di raccogliere, in una lista non esaustiva, quei poteri che tutti, almeno una volta, abbiamo sognato di possedere.

  • Ctrl+z: quante volte, dopo aver compiuto un errore, aver detto qualcosa di sconveniente, esserci coperti di imbarazzo, abbiamo mosso le mani alla ricerca di una tastiera invisibile, mentre una voce nella nostra testa ci illudeva che bastasse premere ctrl+z per mettere tutto a posto? Con questo superpotere, potremo finalmente mettere a tacere quella voce beffarda e correggere i nostri errori, fino a un massimo di tre consecutivi, tuttavia. Proprio come su paint.

  • paranoia

    Ancora più terribile è la sorte di chi, ricaricando da un checkpoint e compiendo scelte differenti, scopre che la sua vita sarebbe proseguita nello stesso identico modo.

    Checkpoint: variante su larga scala della precedente abilità. Pensate alle tappe importanti della vostra vita: la scelta del percorso di studi, l’inizio di una relazione importante, l’ottenimento di un posto di lavoro, un matrimonio. Pensate a questi momenti come a dei checkpoint che si sovrascrivono man mano che si susseguono, e alla possibilità di poter ricaricarli per ricominciare tutto da quel preciso momento. Non sarebbe fantastico? Occhio però a quanto ci metteva in guardia Kierkegaard, poiché l’indecisione che vi coglierebbe, ripensando a tutte le scelte che avreste potuto compiere, potrebbe facilmente giungere a paralizzarvi.

  • Photoshoppare la realtà: quante volte, passando di fronte a una scultura, non abbiamo pensato che fosse scontornata in maniera grezza? Quante altre volte avremmo gradito che i nostri capelli avessero un’altra tonalità, o un contrasto più netto? Soprattutto quante volte, fissando i nostri enormi genitali, non ci sarebbe venuto voglia di ridurne le scomode dimensioni con un semplice utilizzo dello strumento fluidifica? Da questo momento in poi, grazie a questo superpotere, è possibile farlo. Attenzione, tuttavia: ricordatevi l’utilizzo del potere controlzeta è limitato agli utilizzatori, quindi accompagnarvi ad amici che ne sono in possesso non porrà rimedio ai vostri probabili e disastrosi errori.

  • Installazione del sapere: questo superpotere è forse uno dei più noti e desiderati. Lo si vede utilizzato nella trilogia di Matrix, ma anche in episodi di Futurama. Come sarebbe comodo se la nostra mente fosse un PC, e potessimo ampliare le nostre conoscenze semplicemente installandovi dei programmi aggiuntivi! Occhio però a un sovraccarico di informazioni che potrebbero minare le potenzialità del vostro cervello, e diminuire le vostre performance vitali. Ma soprattutto, occhio a quello che scaricate: non verrete mica che i vostri orifizi si riempiano di Trojan?

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    Un buon tiro sul carisma è un’eccezione, non la regola

    Compiere prove di abilità: quanto comodo sarebbe poter eseguire dei test di abilità come nei migliori giochi di ruolo cartacei, senza però essere costretti a ruolare la nostra vita? Questo superpotere, alla buon’ora, ci consente di farlo. Così potremo compiere i crimini più efferati sapendo di avere una possibilità di cavarcela irretendo i caramba con un tiro in diplomazia, o rimorchiare tipe ai locali con un tiro in carisma. Però attenti a non peccare di sicumera: i normali malus di circostanza si applicherebbero comunque.

  • Skippare il capitolo: lezioni noiosissime che sembrano non finire più, pranzi con parenti intenti a rimembrare i loro successi lavorativi con esasperante dovizia di particolari, attese di ore in deprimenti stazioni. Quante volte abbiamo desiderato che queste parti della vita possano essere saltate come un capitolo particolarmente noioso di un film o di un libro? Grazie a questo superpotere potremo finalmente evitare tutto quello che riteniamo tedioso. La versione definitiva del suddetto potere sarebbe quella con cui, una volta fatto il salto temporale, i ricordi della parte skippata fossero al proprio posto. Questo potere nasconde però l’insidia maggiore: la tentazione di skippare in continuazione è talmente forte che potreste accorgervi di avere saltato interi anni, e a quel punto neppure dei ricordi posticci, basterebbero a consolarvi.

  • Punti abilità: salendo di livello, nei giochi di ruolo, si ottengono dei punti che possono essere spesi per ottenere una o più delle abilità disponibili, con al massimo delle penalità nel conteggio. Nella vita, però, uno che si esercita per mesi nel tennis, non può acquisire abilità nel nuoto o nel Sanscrito semplicemente convertendo i proprio punti abilità. Le applicazioni pratiche di questo superpotere sarebbero infinite: pensate solo alla possibilità di diventare astronauti, cimentandosi nel record di Snake 2! Ricordatevi però che, più che nella vita reale, un’abilità del genere richiede un’astuta pianificazione: una scelta sbagliata nella scelta delle vostre abilità, e avrete poco da lamentarvi delle circostanze sfortuna! Stavolta sarà davvero tutta colpa vostra.

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    Mettere in pausa una festa per imparare a ballare come desiderate potrebbe impiegare più tempo del previsto

    Mettere in pausa la realtà: quale, più di questo, si merita il titolo di potere definitivo? I nerd sono persone riflessive per natura, ma a tutti un’abilità del genere potrebbe fare comodo. Se durante un discorso aveste bisogno di tempo per riflettere su qualcosa, potreste farlo. Se qualcuno vi insulta e volete fare colpo con una risposta arguta, dove sta il problema? Morite dal sonno e dovete affrontare un colloquio di lavoro? Mettete in pausa e schiacciate il vostro meritato pisolino. Occhio però che mettere in pausa la realtà per tutti tranne voi, significa anche che voi sarete gli unici a invecchiare! Non sarebbe imbarazzante ritrovarsi a ventisette anni e dimostrarne dieci di più perché avete abusato di questo potere?