I DIECI CANTANTI PIU’ ANTISESSO DELLA STORIA

Quanti elenchi sexy di cantanti sexy ci sono stati propinati da riviste e internet nel corso degli ultimi anni?
“Un elenco completo dei cantati più sexy che ci sono”
“Quando la musica incontra l’eros: un elenco delle star più desiderate”
“Storie di groupie: quando il backstage è hot”
“Peni a forcella e setole scrotali: i cantanti più sconci raccontati da chi li ha vissuti”

Ci saremmo anche rotti il cazzo. Perché invece non parlare di quei cantanti che distruggono il sentimento sessuale? Non è così facile risultare repulsivi per un pubblico composto da fan adoranti, soprattutto se si sale sopra un palco e si impugna uno strumento fallico con il quale si intona un delicato arpeggio, eppure c’è chi ci è riuscito. Si tratti di un dato estetico insoddisfacente, una cifra stilistica o delle tematiche musicali che sommate assieme producono l’antiferomonico per eccellenza, vi presentiamo l’elenco completo di questi dieci campioni della morte ormonale. Continua a leggere

Fregole in Tavola – ramen istantaneo con nduja

Visto che non abbiamo ancora un numero sufficiente di rubriche aperte che sono morte dopo la prima puntata o dopo qualche episodio, noi dello staff del Posto delle Fregole siamo orgoglioni di annunciare l’apertura di una nuova rubrica: Fregole in Tavola, un meraviglioso appuntamento randomico nel quale vi mostreremo le nostre ricette da gourmet per vivere con frizzantezza i manicaretti che preparate.
Prima di iniziare il resoconto culinario di quest’oggi, spendiamo un minuto di silenzio per elencare le nostre rubriche in stato di ibernazione e/o morte cerebrale:

Non ci inseriamo Cronache da Ustica solo perché abbiamo aperto la rubrica da pochi mesi, e quindi sappiamo che continuerà di sicuro. Questo muro del pianto ai nostri fallimenti serve invece da avvertimento a Fregole in Tavola perché sappia quello che la aspetta se solo prova ad arenarsi. Capito, rubrichetta dei nostri stivali?

Dicevamo, ramen istantaneo con nduja.
Questo piatto che ha il sapore del fallimento già a partire dal nome nasce da una fame spropositata sommata all’assenza di cibo in casa. Grazie mamma, hai violato il patto feudale per cui io ti riempio di soddisfazioni e tu in cambio provvedi al mio nutrimento: guarda cosa mi hai costretto a fare. Continua a leggere

La vera storia dei personaggi di Indovina Chi

Tutti abbiamo giocato ad Indovina Chi almeno una volta nella vita, e tutti ci siamo chiesti perché diavolo qualcuno dovrebbe trovarlo divertente come gioco. Quello che però non molti sanno è la peculiare storia che contraddistingue i personaggi che lo compongono.

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La prima edizione del gioco risale al 1979, pubblicata dalla Milton Bradley Company e originariamente ideata da Ora e Theo Coster della Theora Design. Sposati da diversi anni, la prima avrebbe curato il design e la realizzazione dei personaggi, il secondo avrebbe pensato a definire le regole del gioco. All’epoca, Ora collaborava da diversi anni con il dipartimento di polizia di Little Hammond, piccolo centro in West Virginia, realizzando bozze identificative dei ricercati per arrotondare. è proprio una battuta di dubbio gusto di Theo, che avrebbe suggerito di produrre un gioco per aiutare la gente a identificare i ricercati, che avrebbe fatto accendere una lampadina nella testa di Ora. In capo ad una settimana, la donna avrebbe raffinato le bozze dei ritratti, rendendole più amichevoli e adatte alla fruizione di un pubblico giovanile. Aggiungendo le caricature di altri membri eminenti della comunità, oltre che dei membri delle forze dell’ordine, la rosa dei 24 personaggi sarebbe alla fine stata riempita.  L’anno dopo, omettendo questi scabrosi dettagli, avrebbero convinto Bradley a produrre il gioco che sarebbe divenuto a conti fatti Indovina Chi.
Ma chi era questa gente? La pubblicazione degli appunti originari di Ora ci ha permesso di risalire alla loro torbida identità. Continua a leggere

Animali Non Proprio Così Tanto Fantastici e Dove Trovarli

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Siamo tutti eccitati per la nuova saga del cinematografò che ci trasporta nel mondo di Harry Potter ma senza Harry Potter, prova del 9 a partire dalla quale ci continueranno a riempire di film con la magia anche quando il cast originale sarà morto di vecchiaia, e a noi andrà comunque bene lo stesso. Non è forse il capitalismo, la più grande magia?

Forse no. Comunque, se con la saga di Harry Potter tutti volevano ricevere la letterina per Hogwarts e abbiamo pianto quando allo scoccare del nostro undicesimo compleanno non è successo, con gli Animali Fantastici, tutti vogliamo uno snaso. Certo, ci devasterebbe la casa in due secondi e ruberebbe tutti i nostri oggetti luccicanti, dall’argenteria al Lelo Olga Silver, ma è troppo puccioso perché non si possa protestare contro la decisione del governo di ridurne la popolazione.
Purtroppo, la realtà interviene ancora una volta a ricordarci che il governo non ha firmato davvero una legge per sterminare gli snasi, perché a conti fatti gli snasi non esistono, e questo è forse anche peggio. Cosa possiamo fare per fare finta di essere in un film sceneggiato dalla Rowling? Cioè, sul serio vorreste che la Rowling avesse i diritti anche sull’aria che respirate? Va beh, contenti voi. Comunque, ciò che possiamo fare per far finta di essere in un universo distopico creato dalla Rowling è fingere che ogni banale animale che ci troviamo di fronte sia stato catalogato dal nostro odorabile Newt Scamander. Ecco quindi un simpatico pamphlet che riunisce, ordinati dalla A alla Z, gli animali che Scamander non ha reputato abbastanza “fantastici” per essere inseriti nella sua guida alla fauna magica. Ogni descrizione è accompagnata dalle immagini più epiche che siamo riusciti a trovare, per rendere più interessante una biodiversità altrimenti ignobile. Continua a leggere

La vita segreta dei Tassorosso

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questo tripudio di giallo con sgommate di merda nere dovrebbe essere la celebrazione dell’orgoglio Tassorosso? Non se possiamo riscrivere la storia

Tutti conosciamo i TassoRosso. I TassoFrasso. I TartaSfrizzi. I TroppoSfratti. Quelli gialli. Gli HufflePuff, insomma.

Tutti li conosciamo, ma di certo non li conosciamo tutti. Sappiamo di loro solo quello che la Rowling ci ha voluto mostrare nella saga del maghetto più famoso del web, che poi non è molto, e ce li fa vedere come dei coglioni dai, senza troppi giri di parole. E ci sono i coraggiosi, poi quelli ambiziosi, quelli intelligenti, e poi… beh, poi c’è il resto. Mica si può esser tutti intelligenti, ambiziosi o coraggiosi. Cioè, chi vuole – che ne so – una vita senza pretese, dove va? A TassoRosso, eh, che domande.

C’è Hannah Abbott, che è tutta credulona, se ne sta sulle sue e il range emotivo più elevato lo raggiunge quando piange.
Poi c’è Ernie MacMillan assieme a Zacharias Smith che sono tipo i due più pomposi di Hogwarts.
Eh poi c’è Cedric Diggory che è fico difatti osa troppo e muore.
E questi erano i TassoSprizzi che si distinguevano.
E poi c’è la marmaglia, che sappiamo passare il tempo nella loro sala comune, e poi non è che ne sappiamo molto altro. Cioè, neanche Pottermore si spreca, ti da giusto due wallpaper in croce tanto gialli e neri, così puoi celebrare il tuo orgoglio di TassoGrosso ma non sai bene perché. Ma cos’altro possiamo dedurre dei TassoStretto dalle informazioni in nostro possesso?

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