UNA GEOPOLITICA DA PALINSESTO

Nonostante la percezione che i media tradizionali hanno delle comunità digitali sia a dir poco imbarazzante, da qualche anno stiamo assistendo ai prodromi di quello che nel futuro più prossimo promette di trasformarsi in uno scontro su più fronti, ma che per ora sembra limitarsi allo scenario televisivo.
Si tratta di una strategia messa in atto in primo luogo da reti che, per evitare ripercussioni legali ai danni del nostro blog che nessuno legge, chiameremo Canali Quattrocinquessei.

I Canali Quattrocinquessei hanno notato la presenza sul webb di figure che sembrano essere molto apprezzate del pubblico giovane ma non troppo, ovvero quello collocato tra gli scompensi ormonali dell’adolescenza e la disoccupazione post-laurea. Dal momento che si tratta della fascia d’età che più raramente si siede di fronte alla tivvù, optando per altre piattaforme di intrattenimento, non stupisce il tentativo dei canali Quattrocinquessei di calamitarne i culi sul divano.
Già c’erano stati dei tentativi in passato: individuando nella masturbazione la principale valvola di sfogo e intrattenimento a costo zero optata da questo pubblico, i canali numero cinque (mature), ma soprattutto sei (teen), hanno moltiplicato la quantità di derma (tette) esposto in fascia protetta. Non è servito a molto, anche perché la metà femminile continuava a restare disinteressata, e quella maschile si trovava in imbarazzo a stantuffarsi sul divano davanti a tutta la famiglia. È dunque logico capire come, di fronte a cifre inequivocabili come le visualizzazioni di Youtube e i like di Facebook, i canali numero cinque e sei, ancora una volta, siano tornati alla carica. Continua a leggere